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cibi natalizi

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cibi natalizi

Ogni famiglia ha le sue tradizioni, soprattutto in cucina. Durante questo periodo le tavole degli italiani, da nord a sud, si riempiono di piatti tipici e dolci regionali. Ma quale cibo vi fa pensare di più al Natale? Noi ne abbiamo scelti 4 e vi raccontiamo la loro storia.

Il panettone. Tipico dolce milanese dall’origine ancora incerta. Alcune leggende narrano che sia stato inventato da un tal Toni, un ragazzo al servizio di Ludovico Maria Sforza. Per rimediare ad un errore in cucina, Toni aggiunse uova, burro, canditi ed uvetta al lievito madre che aveva tenuto per festeggiare il Natale in famiglia, creando il “Pan de Toni”. Altre fonti raccontano di come all’epoca, nel nord Italia, era consuetudine servire del pane più ricco a Natale, usanza poi ripresa in tutta Italia.

Il torrone. Sarebbero stati gli arabi i primi a portare nel Mediterraneo un dolce molto simile al torrone che conosciamo noi, fatto di miele e sesamo. Cremona, importante snodo portuale sul Po, fece propria questa tradizione, tanto che molti pasticceri ancora oggi se ne attribuiscono la paternità. Questo perché nel 1468, durante il matrimonio di Bianca Maria Visconti e di Francesco Sforza, venne confezionato un dolce chiamato “Torrazzo”. Il nome deriva dalla torre del duomo della città.

Frutta secca. Fu merito degli egiziani che portarono tali frutti nella civiltà greca e in quella romana.
In epoca cristiana il consumo della frutta secca si caricò di mistici simbolismi.
Oltre le sue origini cattoliche, ci sono molte tradizioni legate al Natale, che dimostrano che la frutta secca ed il Natale sono stati uniti attraverso la storia, con un connubio visibile, non solo nelle ricette tradizionali, ma anche nel valore di alcune abitudini. Infatti, chi non ha mai usato uno schiaccianoci durante le feste?

I mandarini. Quante volte li abbiamo trovati nelle case nel periodo natalizio? Da mangiare come frutto fresco, per profumare la casa, per i dolci, questa frutta di stagione ha mille utilizzi. È un agrume originario dell’Estremo Oriente, portato prima a Malta dagli inglesi e successivamente a Palermo, prima di diffondersi in tutto il meridione.

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