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super mario bross

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super mario bross

Quello pubblicato il 13 settembre 1985 in Giappone (e che arriverà in Europa soltanto due anni dopo) è il primo titolo in cui il personaggio simbolo della casa nipponica Mario Bros entra nelle case dei giocatori grazie alla console NES. In realtà però Mario compare prima in altri titoli e nelle sale giochi.

E’ il 1980 quando ancora sconosciuto S. Miyamoto crea un videogioco chiamato Donkey Kong.

Donkey Kong è stato il primo videogioco ad includere una trama e a dare la possibilità al protagonista di muoversi liberamente sullo schermo. Originariamente chiamato «Jumpman» (uomo che salta), Mario appare per la prima volta con il suo cappello rosso, con i baffi e vestito con una salopette. Si può tranquillamente affermare che Donkey Kong ha aperto le porte al concetto odierno di videogame.

Era il 1981, e i frequentatori delle sale giochi impazzivano per aiutare un carpentiere a salvare la sua fidanzata, Pauline, originariamente chiamata Lady. Quei giocatori erano inconsci del fatto che stavano giocando ad un videogioco che avrebbe cambiato per sempre il mondo videoludico, e non solo: era la primissima apparizione di Jumpman, il personaggio che sarebbe poi diventato Super Mario, cambiando professione e diventando un idraulico! L’antagonista non era ancora Bowser, ma il gorilla Donkey Kong, reo di aver rapito la povera Pauline.

Infatti nella storia del videogioco, rispetto alla prima versione, cambia: il Regno dei Funghi (Mushroom Kingdom) è un luogo pacifico in cui creature dalla testa a forma di fungo chiamate Toad vivono in perfetta armonia. Questa pace viene compromessa da Bowser, il malvagio re dei Koopa Troopa e dal suo esercito che conquista il territorio e trasforma gli abitanti in blocchi di mattone. Successivamente rapisce la principessa del regno Peach Toadstool, l’unica in grado di spezzare l’incantesimo che grava sui Toad, e di cui è innamorato e vuole farsi consegnare il regno.

Per molto tempo, nel Regno dei Funghi dominano le tenebre, ma quando la notizia giunge anche ai due fratelli italiani Mario e Luigi, questi si dirigono verso i confini del regno per salvare la principessa. Dopo un lungo viaggio attraverso 8 mondi, Mario e Luigi riescono a raggiungere il castello di Bowser e a sconfiggerlo in battagli. Dopo aver compiuto la missione, Mario e Luigi decidono di rimanere nel Regno dei Funghi per proteggerlo da eventuali minacce. Il rapporto tra Mario e la principessa Peach diventerà col tempo amore.

Nel 1988 ormai forte del suo successo, viene venduto Super Mario Bros 2, il quale da la possibilità di scegliere tra quattro personaggi diversi per affrontare i livelli, ognuno ha le sue abilità e peculiarità.

Alcune curiosità :

Il design di Mario è stato inizialmente dettato dalla necessità di venire incontro alle limitazioni grafiche proprie della tecnologia degli anni ‘80. Ad esempio, l’ormai immancabile cappello rosso serviva ad evitare di mostrare i capelli, molto difficili da rendere in maniera realistica su schermo. Allo stesso modo, le basette erano necessarie per distinguere le orecchie, mentre i baffi per separare le labbra dal resto nel volto nello spazio di pochi pixel.

Mentre la classica salopette rossa e la maglietta blu gli furono fatte indossare per poter animare correttamente il personaggio senza fargli sparire le braccia.

E prima ancora del nome “Jumpman”, i programmatori lo battezzarono anche come “Mr. Video”, e ancora come “Ossan” che in giapponese vuol dire “uomo di mezza età”. Ma il nome definitivo fu partorito negli uffici americani di Nintendo, nel corso di una riunione per decidere un nome migliore per il personaggio, quando a un tratto entrò il proprietario dell’edificio Mario Segale interrompendo la riunione in corso.

Mario ha anche una giornata che lo celebra: è il 10 marzo, per i fan il “Mar10 Day”, visto che nel calendario statunitense il 10 marzo si può abbreviare in Mar 10. La ricorrenza è nata da un’iniziativa informale degli appassionati. Dal 2016 anche Nintendo ha ufficializzato l’omaggio al personaggio che ne ha fatto la propria fortuna. Da allora il 10 marzo, ogni anno, il colosso giapponese annuncia novità e iniziative legate a Mario.

Nel 2016, durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, un enorme tubo verde comparve al centro della scena per portare alla ribalta l’allora premier giapponese vestito da Super Mario! Questo rimane un momento storico, un passaggio di consegne che ha portato nelle case di tutto il globo l’immagine dell’idraulico più famoso del mondo. L’episodio la dice lunga sull’influenza di Super Mario, protagonista eroico e dai valori granitici, ambasciatore del soft power del Sol Levante nel mondo.

Un universo variegato e in continuo cambiamento che abbraccia intere generazioni di giocatori, dei protagonisti indimenticabili, ormai icone della contemporaneità, e infine dei cattivoni di tutto rispetto: la serie di Super Mario ha tutte le carte in regola per rimanere con noi per tanti altri anni ancora.

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